
Serenità
“L’unica strada per la serenità: fai il tuo lavoro, e poi fai un passo indietro”.
Rimanendo sul grande autore e filosofo cinese sopraccitato, possiamo arguire come anche con obiettivi di rilievo o molto impegnativi si possa raggiungere o mantenere la serenità. Dice: “Colui che conosce il proprio obiettivo, si sente forte: questa forza lo rende sereno; questa serenità assicura la pace interiore; solo la pace interiore consente la riflessione profonda; la riflessione profonda è il punto di partenza di ogni successo”. Se ne ricava, tra le altre cose, che la serenità è il vero fine e nel contempo un obiettivo intermedio, che si autoalimenta.
In ogni caso serenità è una delle parole “pesanti” di significato che mi sono sentito rivolgere più spesso anche recentemente tra Natale e i primi giorni dell’anno nuovo. Sono sincero, le gradisco sempre e sempre le ho gradite. Io stesso ho augurato spesso serenità.
Ma da un po’ di tempo mi chiedo: che cosa sto augurando? Che cosa mi stanno augurando?
Che significa “serenità”?
Ho deciso di approfondire, perché ogni parola già di proprio ha un valore e un senso. Se poi viene rivolta ad altri e viene donata, le interpretazioni si moltiplicano.
Piradello scrisse: “Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci; non ci siamo intesi affatto”.
Tornando agli “auguri”, c’è da dire dunque che chi augura serenità ne dà senz’altro una sua versione, in genere inconscia, lo stesso chi la riceve per poi tradurla in base ai propri modi d’intendere e sentire.
Quindi risalendo al vero significato della parola si taglia ogni distorsione, almeno così dovrebbe essere.
Nel web la libera enciclopedia dice che serenità è il termine con cui si descrive la condizione emotiva individuale caratterizzata da tranquillità e calma non solo apparenti, ma talmente profonde da non essere soggette, nell’immediato, a trasformazioni di umore, ad eccitazioni o perturbazioni tali da modificare significativamente questo stato di pace. La serenità è una componente rilevante nel costituire il benessere emotivo dell’uomo; secondo alcune teorie essa è talmente rilevante da costituire una condizione necessaria e sufficiente per la felicità dell’essere umano.
Molti autori del lontano passato hanno affrontato il tema della serenità. Fra questi ho da poco tempo iniziato ad amare, più di altri, Seneca.
Per il grande filosofo la serenità è uno stato da raggiungere tramite il distacco dalle preoccupazioni terrene. In un passo delle sue opere dice: “Per questo è necessario mirare alla libertà. E c’è una sola maniera per averla: l’indifferenza verso il destino. Così nascerà quel bene incommensurabile, la pace di una mente sicura e l’altezza morale e una gioia immensa e imperturbabile che viene dalla conoscenza della verità e dall’assenza di paure e una grande serenità”.
Libertà, forse felicità, di sicuro distacco e indifferenza, parole molto usate ma che vanno meglio esplorate, magari in altre occasioni.
Tornando alla serenità, leggendo meglio tra gli scritti filosofici del grande autore troviamo molti utili spunti per inquadrare la serenità.
Sarebbe importante per la persona “guardare per prima cosa a se stessa, agli impegni che si accinge ad assumere e alle persone con le quali vengono intrapresi”. E’ evidente come tali indicazioni, dettate nel 400 a.C. circa siano di una estrema attualità, più di 2000 anni dopo. E ci risiamo: serve che partiamo innanzitutto da una “valutazione di noi stessi, perché spesso ci sembra di potere più di quanto effettivamente possiamo…”. Dovremmo “valutare bene anche le attività da intraprendere al fine di confrontare le nostre forze con ciò che abbiamo in animo” di cominciare. E qui arriva il colpo decisivo: “… certi impegni poi non sono tanto grandi quanto fecondi e comportano molti altri impegni; sarebbero da rifuggire queste attività dalle quali nascerà una nuova e molteplice occupazione, e non ci si deve spingere là donde poi il ritorno non sia libero…”.
C’è veramente da meditarci sopra.
[segue]

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Citazione: da frasi di Lao Tse
Immagini: in evidenza Dialoganti foto GiFa 2021 – in chiusura Panorama foto GiFa 2021
Riferimenti: Lao Tse Il libro del Tao Saggi Newton – Luigi Pirandello Uno, nessuno, centomila – Oscar Mondadori – Donata Paini [a cura di], Seneca La Serenità – Barbera ed. – Wikipedia, serenità significato