La sua eredità non è quella della Legge, ma quella del sentimento della vita; il suo dono è quello del respiro; il suo volto è il primo volto del mondo.
Quando penso a lei, a mia madre, la prima parola che mi viene in mente, e che risponde ad un desiderio ben definito di tenerezza, è “grazie”.
E’ una gratitudine che parte da lontano e che spesso mi ha fatto sentire presente, quasi fossi stato già grande, fin dai tempi della mia nascita. Sia ben chiaro, non ho ricordi dettagliati, ma è quello che sento, nei momenti di grande intimità con me stesso, rievocando situazioni, racconti, pensieri e parole.
Desidero ora affidarmi ad un brano che le dedicai il 18 maggio 2020 (suo 93° compleanno), in epoca pandemica. E’ una specie di poesia che esprime appieno il mio sentire.
Grazie Mamma!
Grazie mamma perché ci hai dato la tenerezza delle tue carezze, il bacio della buona notte, il tuo sorriso premuroso, la dolce tua mano che ci dà sicurezza. Hai asciugato in segreto le nostre lacrime, hai incoraggiato i nostri passi, hai corretto i nostri errori, hai protetto il nostro cammino, hai educato il nostro spirito, con saggezza e con amore ci hai introdotto alla vita. E mentre vegliavi con cura su di noi trovavi il tempo per i mille lavori di casa. Tu non hai mai pensato di chiedere un grazie.
Citazione by Massimo Recalcati
Foto by GiFa 2020
Brano by Judith Bond (Grazie mamma) – adattamento by Gianni Faccin
“La mamma non sa perché ama il figlio e il bambino non sa perché ama la mamma. Non sanno da dove viene l’amore che provano l’uno per l’altro. È l’amore di Dio che si manifesta in loro, e quando l’amore è puro e disinteressato ne riflette le qualità divine”.
(Paramahansa Yogananda)
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Vero amore … puro e disinteressato ovvero senza attendersi nessun profitto!
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