Chi cerca trova, ma per trovare veramente occorre cambiare modalità di ricerca
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Inizialmente avevo pensato ad un titolo diverso: la regola del lampone oppure la legge del lampone. Alla fine ho scelto il titolo esposto perché ho sentito questa cosa più come un dono, disinteressato da parte della Terra madre, solo successivamente come un insegnamento.
Da qualche tempo in un piccolo orto coltivo i lamponi, le cui radici mi sono state donate molti anni fa da un caro parente, amante della natura. Avrei tanto preferito altri frutti di bosco, per esempio le more. Poi sono arrivati i lamponi e questi si sono ambientati nella dimora di famiglia, in montagna, e hanno lentamente fruttificato, di anno in anno sempre di più. Anche io mi sono adattato: preferirei le more perché hanno un sapore acidulo e poi sono ricche di vitamine e molto altro. I lamponi invece, pur sostanziosi come vitamine, sono molto più dolci, morbidi e delicati. E’ proprio per questo che non li preferirei alle more di rovo, che assaporo molto di più.
In ogni caso si tratta di piante che non tutti apprezzano per la loro capacità di essere fastidiose. Infatti tendono a moltiplicarsi a tal punto da essere bollate come infestanti. Io, però, tra more e lamponi ho trovato una sostanziale differenza. Mentre le more sono prevalentemente bene in vista e si possono cogliere a colpo sicuro evitando le spine ben distribuite sui gambi della pianta, i lamponi sono prevalentemente nascosti. Infatti le piante singole non mettono bene in evidenza i frutti che devono essere cercati sotto le foglie e al raccoglitore capita facilmente di sentirsi pungere dai gambi distribuiti sul terreno in modo disordinato.
C’è una cosa particolare che mi colpisce dei lamponi.
Quando credi sia finita la raccolta, eccone spuntare di nuovi. E ancora, quando credi siano esauriti, giorno per giorno, ne vedi di nuovi e se guardi bene, sotto tra le foglie, ne scopri altri che se ne stavano in attesa, ma ben coperti, quasi giocassero a nascondino.
Per andare bene ho scoperto una regola di comportamento: non mi fermo soltanto ad alcuni punti di osservazione, ma ne pratico di nuovi e di diversi in modo che l’individuazione dei lamponi maturi possa avvenire completamente. Solo e soltanto in questo modo si possono godere tutti i frutti offerti dalle piante. Mi colpisce proprio questa circostanza: non puoi dare per scontato di averli scovati tutti, ce n’è sempre qualcun altro ben nascosto. Talvolta non è sufficiente alzare le foglie o abbassare i gambi spinosi, serve proprio un punto di osservazione altro, diverso. Certi miei movimenti di ricerca dei frutti mi colgono di sorpresa e mi rido addosso in solitudine, essendo decisamente comico, ma sono posizionamenti utili a vedere i lamponi che non si vedono negli appostamenti usuali.
Un po’ come nella vita: è sempre utile assumere punti di vista diversi per vedere le cose in maniera diversa, senza fermarsi alle prime impressioni. Fa bene innanzitutto a noi che lo facciamo, un po’ come le vitamine dei lamponi.
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Citazione: by GiFa 2022
Immagine: Raspberries by Pixabay