Ancora una nuova possibilità …

Pasqua 2024, è “passare oltre” …

Sarà un caso, ma dicono che il caso non esiste, e tutto sommato lo penso anche io.

Non è la prima volta che in tempi di riflessione profonda, che non significa certo stare ore a pensare, ma riscoprirsi in pace a tratti e poi, come mi succede, anche nella bufera, scoprirsi a farsi domande con successivi immediati tentativi di risposta, di spiegazione, di giustificazione, alla fine di riuscire ad accettare aspetti pesanti e aspetti leggeri, pensieri oscuri e, fortunatamente, immagini di tanti ricordi belli.

In realtà non è un caso.

Non è un caso che tutto inizi con un vecchio ricordo, molto vecchio, che improvvisamente ti torni alla memoria come fosse ieri e che ti metta in uno stato di confusione magari momentaneo ma sicuramente molto intenso. Un po’ come un forte vento che ti colpisce all’improvviso e che ti faccia provare per alcuni lunghi istanti tutta la tua inadeguatezza, la tua esilità e la tua essenza apparentemente “sbagliata” o semplicemente “fuori luogo”.  Pare uno stato di congelamento, perché quel vento è talmente forte e gelido che non riesci a fare un passo, anzi devi resistere per non dover indietreggiare, quando indietro assolutamente non vuoi andare.

In quei momenti sento di dovermi aggrappare a qualcosa di importante per me, qualcosa che mi aiuti a “tener botta” e a proseguire pur guardando in faccia la realtà.

Troppo facile sarebbe scappare, cambiare sentiero, nascondersi. Comodo lo è stato e troppo in passato.

Oggi, ancora, riesco a trovare sostegni che altro non sono che punti fermi sempre conosciuti e non sempre portati alla piena personale consapevolezza.  Pur con tanti dubbi.

Senso della vita, fede in qualcosa di grande e misterioso, Dio …

Riflettere su questo mi è sempre più congeniale, proprio nei momenti di fragilità. E che senso ha oggi per me dire … Buona Pasqua!  … a qualcuno?

Il senso della vita non è un traguardo che si raggiunge una volta per tutte, ma una tensione costante, che offre la direzione al nostro andare.  Bene o male, ognuno di noi ha un progetto di vita (al limite anche inconsapevole). Se il nostro progetto esistenziale può danneggiare qualcuno, è meglio pensarci bene prima di attuarlo.  Ci vuole fede in qualcosa di grande, e al di là della fede ognuno di noi può attingere a una personale risorsa potentissima, la speranza. Per esempio per me “aver fede” significa proprio questo: avere speranza, che è uno sguardo che pensa al domani.

E come scrisse un noto biblista, la “ricerca di Dio non è un puro cammino culturale, né una ricerca teorica, intellettuale e speculativa, né una ricerca mistica, chiusa nell’intimo, bensì una ricerca pratica, nell’amore concreto …”.

In definitiva, Pasqua è veramente una nuova possibilità, offerta a me e a tutti.

Lo è anche quest’anno.

Sì, perché il messaggio della croce e della risurrezione è una buona novella. Mi dice: non c’è niente nella mia vita che non possa essere cambiato. Quando persino il modo più tremendo di morire viene trasformato in risurrezione da Dio, allora in me non c’è oscurità che non venga illuminata dalla luce.

Buona Pasqua, buona possibilità a tutti!

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Citazione: elaborazione dell’a. con riferimenti da Wikipedia [Riprende il nome della festività di Pasqua (alla quale fa riferimento anche il nome Pasquale), durante la quale i cristiani celebrano la resurrezione di Cristo; deriva dal latino ecclesiastico Pascha, “passaggio”, “transito”, a sua volta dal greco πάσχα (pascha), in ultimo dall’aramaico פסח (pesach), “passare oltre”, ” …]

Immagine: springawakening by Myriams Foto of Pixabay

Spunti nel testo: da scritti di Serena Banzato, Bruno Maggioni, Anselm Grün (parte finale in corsivo), Luciano Masi e Luca Vitali


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